1960 - 1979: vent’anni
di voyeurismo italiano da una collezione privata
Dalla costola di Roberto Baldazzini nasce Sexyrama.
E rivive il mito della femminilità
Le modificazioni dei costumi italiani attraverso l’immagine
della donna.
Domenica 21 dicembre al Critical
book & wine di San Lorenzo a Roma
La copertina di un giornale illustrato è la
sintesi grafica di un microperiodo sociale, una settimana,
un mese. Mettere in fila centinaia di copertine dal
1960 alla fine degli anni Settanta crea un clamoroso
caleidoscopio di immagini significanti, in cui cronologicamente
si aggiorna, si trasforma, si evolve la sintesi iconica
della donna protagonista nell’epoca più
importante per lo sviluppo culturale e la crescita
economica dell’Italia.
In Sexyrama. L’immagine della donna nelle copertine
dei periodici dal 1960 al 1979 (pagg. 264, euro 35)
Roberto Baldazzini ha scelto le copertine e le pagine
pubblicitarie più interessanti tra le testate
più popolari di attualità e costume,
i femminili e i maschili: il volume che ne scaturisce
è un concentrato di memoria visiva di vent’anni
di società italiana in una cornice di sofisticato
erotismo. Se ne parlerà domenica 21 dicembre,
alle 19, alla rassegna Critical book & wine in
programma dal 19 al 23 dicembre all'Atelier Occupato
ESC, in via dei Reti 15 a San Lorenzo. Ne discute
con l’Autore l’editore Francesco Coniglio.
Il libro
L’immagine della donna come simbolo del potere,
come strumento di piacere, come oggetto del desiderio,
come feticcio erotico. Immagini vissute come ossessione
onirica, se non addirittura come estasi dei sensi.
Da autentico cultore della figura femminile, l’Autore
s’è trasformato in un meticoloso distillatore
di emozioni, in un infaticabile indagatore di corpi
e profumi, e adesso ci regala il privilegio di accedere
alla sua segretissima collezione privata, di seguirlo
in un affascinante viaggio nell’evoluzione della
figura femminile, così come la testimoniano
le pagine della stampa periodica italiana lungo due
decadi centrali e irripetibili, perché attraversate
da cambiamenti radicali nella società e nel
costume del nostro Paese: gli anni Sessanta e i Settanta.
E così, sfogliando le copertine di riviste,
settimanali e mensili, Roberto Baldazzini ha selezionato
gli sguardi e i corpi che sono stati i suoi personali
feticci nel ventennio che va dal 1960 al 1979, arrivando
a cogliere due punti estremi: da un lato la seduttività
sorridente, rassicurante delle irraggiungibili dive
filo-hollywoodiane degli “ingenui” anni
Sessanta, dall’altro la dimensione casalinga
di quell’immaginario porno-erotico oramai alla
portata di tutti, presente in ogni casa, che irruppe
nelle nostre vite sul finire degli anni Settanta e
che il messaggio televisivo non ha mai cessato di
alimentare.
Per informazioni contattare:
Lucrezia Depalma
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