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La Galleria Art &
Comics, Little Nemo e Paratissima presentano la mostra:
“Il Segno del Desiderio”
Roberto Baldazzini tra fumetto e pop art.
Pitture, inchiostri e disegni dell’artista modenese
Galleria Art & Comics, Via Ozanam 7 a Torino.
Dal 5 al 21 novembre 2009
Inaugurazione mercoledì 4 novembre alle ore 20,00.
Interverrà l’autore. |
Roberto Baldazzini, nasce a Vignola
il 18 agosto 1958.
Accanito lettore nonché collezionista di riviste
glamour anni ’50 e di fumetti classici americani,
Baldazzini trae ispirazione tanto dal mondo dei serial
televisivi Anni ’50 che dai maestri come Hal Foster
ed Alex Raymond; l’uso assiduo dei retini suggerisce
un rimando alla pop art di Roy Lichtenstein ma con il
gioco straniante di rinchiudere gli stilemi della pittura
pop all’interno della rigida gabbia della vignetta.
Nel corso degli anni proprio la sua abilità di
contaminare linguaggi diversi gli ha permesso di essere
autore di fumetti, designer di oggetti, realizzatore
di campagne pubblicitarie, illustratore e pittore.
Il suo esordio fumettistico avviene sulla fanzine “Pinguino
Guadalupa”. Luigi Bernardi lo chiama a collaborare
alla neonata rivista “Orient Express” che
ospitava autori italiani ormai classici assieme a fumettisti
d’avanguardia. Autore completo realizza storie
e personaggi pubblicati sulle riviste colte del fumetto
da “Tempi Supplementari” a “Comic
Art”. Il suo segno singolare, denso di rimandi
alla pop art ,lo sintonizza con il mondo della comunicazione
pubblicitaria. Infatti il suo segno nitido ed estremamente
intellegibile si presta a riempire tanto gli spazi minuscoli
come quelli di un logo, quanto gli spazi sconfinati
della cartellonistica pubblicitaria conservando una
possente visibilità anche in mezzo a tutti gli
altri segni che compongono la giungla semiotica urbana.
Realizza così campagne per la Erg – ridisegnando
il character di Superman; per la Axe; le Ferrovie dello
Stato; la Salvarani; cataloghi di design per Alessi,
Sottsass, Philips. Le sue illustrazioni si possono trovare
sulle pagine de “Il Manifesto”, di “Vanity”,
“Per Lui”, “Marie Claire”, “Lei”,
… Nel 1997 realizza la campagna triennale per
il lancio definitivo dei telefoni cellulari Tim. Viene
chiamato a creare un intero mondo a fumetti che ruota
attorno al nuovo mezzo di comunicazione.
Ascrivibile alla scuola del “Nuovo fumetto italiano”
assieme ad autori come Giacon, Igort e Mattotti, Baldazzini
inizia presto a cimentarsi con la pittura. Da un primo
momento contraddistinto da un’estetica ironico-nostalgica
nel quale le sue tele sembrano rifarsi ai frame televisivi
di vecchi serial americani, passa ad interpretare, con
grandi ritratti su tela o su legno sagomato, le sue
eroine: da Stella Noris a Chiara Rosenberg. Giunge infine
alla pittura ad acrilico.
“Nei lavori più recenti prendono vita delle
donne immaginarie, fate aristocratiche e minacciose
dee guerriere, … si registra un progressivo allontanamento
stilistico dall’emisfero pop, che sembra portare
verso una eleganza quasi soffocante di matrice Art Nouveau,
riscontrabile soprattutto nelle arzigogolate capigliature
che invadono come piante rampicanti buona parte dello
spazio della tela, nei ricercatissimi costumi, nelle
armature dal sapore fantasy, in un gioco continuo di
rimandi con i motivi decorativi dello sfondo”.
(Gastone Mencherini)
CITAZIONI
“Baldazzini ricostruisce, con il suo tratto nettissimo
e deciso i contorni di un universo inesistente”.
Carlo Branzaglia
“Le donnine (di Baldazzini) possono essere vittime
sì, ma compiacenti; le loro estasi erotiche sfociano
nel mistico; l’aggressività di alcune pose
sembra più difensiva che offensiva, e l’eleganza
di certe mise non nasconde la malcelata insicurezza
di chi le indossa”. Carlo Branzaglia
“Le sue opere sono un continuo rimescolamento
di carte tra fumetto e pittura, uno studio di tutte
le loro possibili intersezioni, la ricerca della compenetrazione
di un linguaggio nell’altro. La loro singolarità,
e la loro parziale indecifrabilità, derivano
proprio dalle tensioni provocate dalla convivenza forzata
dei due mezzi espressivi in un unico contesto. Una lotta
tra ossimori – fissità e anti-narratività
pittoriche da una parte, e dinamicità e narrativa
fumettistiche dall’altra – senza sopraffazioni
definitive, che provoca una continua vibrazione interna
…”. (Gastone Mencherini)
“Ma ecco apparire Roberto Baldazzini, padrone
di una tecnica grafica imperiale … nutrita di
mille referenze plastiche … ci troviamo in un
mondo sessuale di una serenità che ci prende
alla gola, come di fronte allo spettacolo di un paradiso
non perduto, ma non ancora trovato … Baldazzini
è un angelo che ci lascia intravedere il sogno
accecante dei nostri desideri … “. Moebius
“Oggi, la pornografia – intesa come arte
– ha un maestro: il suo nome è Baldazzini.
Io vi dico la verità: Baldazzini è uno
dei migliori disegnatori di fumetti del mondo d’oggi,
la via che lui ha scelto nulla toglie la suo talento,
al contrario. Le sue opere finiranno senza dubbio al
Louvre o al Guggenheim”. Jean Pierre Dionnet
“Da ormai quindici anni è talmente accanito
nel puntare la sua matita sulle donne e sui loro corpi.
Diabolico Roberto Baldazzini, che non la smette un istante
di adorarle, di vezzeggiarle, di temerle, di incantarsene…
Ma può una immagine marchiata dal segno grafico
di Baldazzini essere casta e innocente? Io penso di
no, così com’è di queste “fate”
… a prima vista si stanno contenendo, sono al
di qua o a lato dell’azione sensuale. E invece
no. Quelle “fate” stanno pensando. Stanno
pensando quello che Baldazzini pensa da quindici anni
ogni momento. Che tra uomo e donna è un tumulto
di inferno e di paradiso, e che più coltivi le
immagini di quell’inferno e di quel paradiso,
più la vita vale la pena di essere vissuta”.
Giampiero Mughini
La mostra inaugura il ciclo espositivo della Galleria
Art & Comics di Via Ozanam 7 a Torino, dedicato
al rapporto tra arte e fumetto. Ospita oltre settanta
illustrazioni e tavole originali e numerose pitture. |
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